Cara Italia,
sono una ragazza di 26 anni, che fatica ad arrivare a fine mese e lotta per riuscire a portare avanti il lavoro per cui ha studiato. Mia madre a 56 anni continua a lavorare e si trova a combattere con la precarietà, con tutte le difficoltà del momento, aspettando di arrivare all'età pensionabile. Se sarà fortunata porterà a casa poco più della minima. Ci sono state le elezioni. Ingovernabilità. E la borsa è crollata al -5 per cento. Credo di non essere mai stata così INCAZZATA come in questo momento.
Se gli artisti, gli intellettuali, il mondo della cultura non sono stati in grado di stimolare la coscienza e il "senso comune" per dirla come Kant, se non sono stati capaci di far aprire gli occhi sulla situazione che ci circonda ( vedi Mister B ai primi posti), allora siamo di fronte ad una crisi spirituale e CULTURALE oltre il limite della decenza. Il fatto grave è non aver considerato la candidatura di Berlusconi come un pericolo. Abbiamo avuto la puzza sotto il naso. Artisti, intellettuali, borghesi, laureati. Io per prima. La puzza sotto al naso del borghese di fronte a un burino. Sere con amici a ribadire figurati-se-il-nano-rivince-non-lo-vogliono-neanche-in-Europa. E giù con la satira , a prenderlo per il culo e forse indirettamente a fargli una grossa grassa pubblicità. Dopo la morte del possibile pettegolezzo e divertimento del governo Monti, è parso incredibile riavere il nostro bersaglio preferito. Mister B è il capro espiatorio di tutti i nostri mali, ma è l'Italia stessa che lo lascia libero di fare quello che fà. Inutile elencare qui i pensatori che considerano l'arte il mezzo necessario per risvegliare le coscienze. Non abbiamo risvegliato proprio un emerito c...o, nonostante gli sforzi immani che vedo ogni santo giorno. Quello che accade dimostra che gli Italiani non hanno capito assolutamente che Mister B è un fuorilegge e , ancora più grave, è successo che lui ha potuto ancora una volta condurre la campagna elettorale a suon di promesse-truffa. Volgarità, qualunquismo, maschilismo hanno scalzato i più fini pensatori e giornalisti. Lo abbiamo preso in giro per tutto il tempo, ma è lui che ce l'ha messa in quel posto. Ha ragione Al Pacino ne "l'Avvocato del Diavolo" : "il male non lo vedi arrivare", o meglio non ti accorgi che sta arrivando fin quando non ti ha colpito alla gola. Cito un film perchè mi vergogno di disturbare gli antichi sapienti Greci con la storia del serpente che aspetta il nemico sotto la sabbia, per riferirmi a uno come Mister B.
D'altronde il panorama è sotto gli occhi di tutti : la disperazione è dilagante, radicata, e si è votato per chi è stato chiaro nei propositi, seppur menzogneri. Chi percepisce la presa per il culo ha votato Grillo, che ha presentato dei propositi indiscutibili per buon senso e danno voce al pensiero comune , alla logica pragmatica di chi non occupa le poltrone dei privilegiati. Il Movimento 5 Stelle si erge a opposizione di chi fino ad oggi ha tramato dietro alle nostre spalle per condurci al baratro: destre, sinistre, centri, centrini, politiche di chi "sale " in politica e di chi scende, senza distinzioni. C'è da sperare che funzioni davvero. La rabbia più atroce la provo nei confronti di chi avrebbe dovuto impersonare l'alternativa da anni e ora, pur essendo stato considerato la soluzione scontata nelle previsioni, non ha saputo nemmeno curare e accrescere l'ovvio consenso maturato grazie gli errori altrui. Anzi è scaduto nel ridicolo , tanto che ai più è rimasta una vaga idea di un giaguaro vestito da Gargamella. Non ha vinto nessuno e per questo hanno vinto tutti. Che vergogna. Impariamo dall'esperienza della Grecia e non lasciamoci condurre allo stato d'emergenza sociale.
Non chiedo molto. Voglio alzarmi alla mattina e sapere che potrò mettere al mondo un figlio, sfamarlo, farlo studiare, anche se non ho dietro le spalle l'eredità di nonni e padri. Parlo in prima persona perchè sono le esigenze della mia generazione. Voglio poter lavorare ed essere PAGATA giustamente per quello che faccio, pagare le tasse onestamente senza arrivare a zero. Invece le cose girano al contrario. Questo mese chissà se riusciremo a coprire le spese, anzi a FARE la spesa, disoccupati di Italia. Nessuno ora come ora AGISCE. Siamo al limite del rispetto dei diritti fondamentali: la garanzia del lavoro, la sopravvivenza. Che cosa hanno da "riflettere" i politici? Mentre loro riflettono, andiamo a rotoli. Una cosa è certa: se anche questa volta, in stato totale di necessità , lo stallo non sarà risolto, saremo di fronte all'ennesima vittoria del sistema sulla povera gente. Perchè sarà chi non ha niente a pagare. E' possibile? Su cosa si deve temporeggiare ancora? Vogliamo vedere i bambini svenire a scuola come in Grecia e in Spagna? Chiediamo davvero così tanto?
Lo spirito è sopito. Artisti unitevi, uniamoci. Diamo voce di nuovo ai grandi che hanno saputo guidare lo spirito nel passato. Gridiamo orrore. Mostriamolo qual è. Forse riderne non è abbastanza. Dobbiamo averne paura, trasmettere il pericolo. Siamo di fronte ai mostri. E siamo noi i primi ad essere spaventati. Scuotiamolo alle radici, e l'albero crollerà. La rivoluzione è necessaria farla dentro, nella coscienza di tutti, perchè se costruiamo mosse contro di noi, invece che per il miglioramento, allora non sappiamo più riconoscere il bene dal male.
E' dentro di noi che qualcosa si è spezzato. Tocca rimboccarsi le maniche e ricucire le anime, amici.
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Cara Mimì,
RispondiEliminanon posso che condividere le tue parole, perché penso rispecchino i sentimenti di tante persone.
Però oggi proprio non ce la faccio ad essere propositivo. Anche se so che è sbagliato e che smettere di lottare è il principio della sconfitta.
Mi sento svuotato, perso, annichilito; oggi vince l'odio nei confronti di questo paese e della maggioranza delle persone che lo abitano.
Nel mio piccolo ho fatto poco e molto poco è stato fatto da chi aveva il dovere di farlo, ma ho ormai la certezza che siamo di fronte a una massa di sordi, ciechi e lobotomizzati e che con tutti gli sforzi che si possono fare, una pietra non potrà mai diventare un diamante.
E queste pietre stanno facendo l'unica cosa che sono in grado di fare: legate ad una corda ci stanno portando a fondo e il nostro agitarsi non fa che rendere il tutto ancora più brutto.
Oggi vorrei vedere questo paese fallire definitivamente, fare default una volta per tutte, gioirei a vedere la disperazione nelle strade e nell'apprendere che tutti hanno perso tutto. Lavoro, casa, risparmi, ogni cosa.
Tabula rasa completa perché questa è l'unica cosa che questa gente merita.
E' nichilismo della specie più brutta, lo so, ma oggi è così.
Magari fra qualche giorno riuscirò a far riaccendere la fiammella, ma in questo momento sono disgustato da tutto e tutti, e soprattutto stanco di sentir ripetere domande che ogni qual volta usciamo da una tornata elettorale nascono spontanee.
Il popolo italiano è così e mai cambierà. E' sopraffatto da un cancro le cui metastasi ormai sono irrimediabilmente diffuse e incurabili.
Per cui l'unico traguardo è la morte. E credo che questa sia l'unica soluzione per questo paese.
Mi addolora la tua sensazione di sconfitta. Io ho voglia di lottare invece, perchè quando ricevo un messaggio come il tuo ho la conferma che ne vale la pena. Mi viene da farlo per te, per me, per noi, per tutti. Il sentimento di rabbia che provi è una ricchezza che è peccato sprecare . L'importanza e la grandezza dei sentimenti mi ha sempre stimolato all'azione positiva anche quando il sentire è lacerante. Anche io sono disgustata, ma i segnali positivi ci sono. Finalmente si è acceso un dibattito, finalmente la rabbia e il malcontento si mobilitano davvero con proposte positive. Ho scritto questo articolo come provocazione a una reazione e attenzione maggiore su quello che dovrebbe essere il nostro compito di esseri umani prima ancora che di lavoratori o artisti. si, hai ragione il traguardo è la morte, ma non la nostra! è la morte di un sistema vecchio, che tocca a noi rinnovare, ridisegnare. direi dunque che non si tratta di una conclusione bensì di una rinascita. Come dice Peter Sellers in "Oltre il giardino" : "dopo l'inverno c'è sempre la primavera."
EliminaP.S. Che piacere sentirti dopo cosi tanto tempo!
EliminaCiao Mimì,
RispondiEliminaanche per me è un piacere sentirti, anche se in realtà un po' ti ho seguito (anche se a distanza perché quasi tutto quello che hai fatto era a Roma), in ogni caso se prossimamente farai qualche concerto a Mi o limitrofi verrò più che volentieri.
Per tornare al discorso di prima, però, posso dirti che al momento ho la grossa e brutta sensazione che tutto quello che si faccia non serva a nulla.
Chi ha la coscenza aperta e voglia di cambiare ha già dimostrato di volerlo fare; il problema è quel 30/35% di italiani che qualsiasi cosa si faccia, chiunque si presenti, qualsiasi proposta si porti, non cambiano mai idea, o forse un'idea propria non ce l'hanno e si mettono comodamente nel gregge.
Dici che che qualcosa si muove, c'è un dibattito: mi dispiace darti questa brutta notizia, ma tutto questo c'è sempre stato, forse prima era più frammentato (molti più partiti in cui andavano a finire i voti) mentre ora c'è un grosso movimento che ha accorpato le diverse anime.
Mi duole ripetermi, ma il dramma è quella parte d'Italia che è così e che mai cambiera, qualsiasi cosa accada.
Ed allora perché dannarsi l'anima avendo già la certezza che non servirà a niente?
Sarei pronto a scommettere e a firmare oggi che alle prossime elezioni (qualsiasi cosa accada e a prescindere dalle azioni che il governo - qualsiasi esso sia - farà), quel famoso 30/35% voterà ancora lo stesso schieramento di delinquenti che vota da 60 anni a questa parte (DC prima repubblica e Berlusconi poi) e quando anche quest'ultimo se ne andrà loro voteranno colui il quale ne prenderà le veci.
Mi dispiace, ma ad essere positivo proprio non ce la faccio.