Mi telefona un'amica che non vedo da tempo: "Mimosa ho un progetto interessante su cui potremmo lavorare insieme... ci vediamo per parlarne?"
In questo periodo di poco lavoro prendo al volo l'appuntamento.
"Vengo domani mattina verso le undici a casa tua, parliamo e poi scappo a Prati per un pranzo di lavoro".
La mia amica si presenta con un'ora e mezzo di ritardo e mi chiede di poter usare internet per farmi vedere sul computer alcune pagine web. Si mette in silenzio a usare il mio mac fino a quando all'una in punto le dico: " Ma non sei in ritardo per il tuo pranzo di lavoro?"
Lei mi guarda sorpresa poi sorride e mi dice: "Ah si, ma non ci vado più, vorrei finire con te."
Capisco che ha bluffato con me per ottenere in fretta di vedermi.
Mi sento costretta ad aprire il frigorifero e a riesumare la passata di pomodoro del '99 per cucinare un piatto di pasta al sugo. Metto la pentola piena d'acqua acqua sul fuoco, soffriggo la cipolla col pomodoro e , proprio quando butto la pasta lei mi dice: "Non mangio pasta, dieta Dukan"
Poi ci si chiede perchè le collaborazioni di lavoro tra donne non funzionano...
Tuttavia non getto la spugna: il nostro incontro di oggi DEVE essere produttivo. Quindi serro la mascella e conto col pensiero fino a dieci per evitare di risponderle male.
Ascolto tutto quello che ha da dirmi: sembra che mi voglia affidare un compito molto importante in un progetto da realizzare e mi dico "beh che gran ficata" !
Il mio ego è anche appagato dell'attenzione che lei mi dimostra quando esprimo il mio punto di vista al riguardo. Ad un certo punto però mi viene da chiederle esattamente quale ruolo mi darebbe a livello burocratico all'interno del progetto.
Ed ecco che spunta fuori "La moglie di.... "
In sintesi: "la moglie di... " figurerebbe come il capo decisionale che si occupa delle pubbliche relazioni e figura come organizzatrice generale di tutto, e invece io dovrei essere quella che svolge il lavoro effettivo facendosi un culo così senza che nessuno lo sappia.
Vediamo un pò se ho capito bene: se "le amanti di... " vengono additate da tutti perchè scalano le montagne a furia di p---i extraconiugali, "le mogli di..." possono scavalcare gli altri senza macchia perchè fanno i p---i ufficiali. Giusto?
Ma io dico: perchè non si può considerare una donna per gli obbiettivi che ha raggiunto DA SOLA nella vita? Sposate o amanti le donne vengono considerate in base alla posizione sociale del proprio compagno. E non è certo la prima volta che capitano cose così: "Andiamo a incontrare la moglie di... che ci può mettere una buona parola con gli amici del marito! "
Quello che mi sconvolge però è che chi va a parlare con "le mogli di " non si rende conto che queste donne non hanno nessun potere effettivo perchè i loro mariti sono i primi a rendersi conto che la maggior parte delle persone che le avvicinano lo fanno per interesse e quindi si guardano bene dal prendere in seria considerazione i nuovi arrivati.
Io mi rifiuto di credere che noi donne dobbiamo ancora sottostare a questo tipo di logiche. Non è raro infatti che anche donne intelligenti e capaci abbiamo al loro fianco uomini altrettanto intelligenti e potenti. Queste ultime finiscono per essere classificate loro malgrado in base al matrimonio concluso piuttosto che per le loro capacità. Anzi, se,malauguratamente , nella coppia la donna occupa socialmente un ruolo più importante del marito, ecco che il povero "lui" è additato come "uomo zerbino", "poco virile", "ectoplasma".
Se infine una donna sceglie di non sposarsi ecco che per definizione si dice "racchia" o "zitella" al contrario di uomini maturi non accoppiati che appaiono "scapoli", "eroi" sopravvissuti agli schemi obbligati del matrimonio.
Continuiamo a cercare "forme di intelligenza" su altri pianeti e nello spazio. Io comincerei a cercarle prima sul pianeta terra, visto che ancora non siamo in grado di valutare una persona per le sue capacità, senza considerare discriminanti esteriori come il sesso o la posizione sociale.
Nessun commento:
Posta un commento